lunedì 18 febbraio 2013

Sherlock!

E io che pensavo che di/su/con Sherlock Holmes avessero già prodotto troppo!
Ma, diavolo, se un personaggio funziona molto bene, allora funziona sempre.
Per inciso, non so se giudicare questi personaggi e l'intero telefilm rapportandoli ai libri o all'opera di Guy Ritchie, che ho entrambi adorato. Sono un po' confusa sul cosa dovrebbe rappresentare questa serie, perchè è realizzata nei canoni classici del telefilm ma ha tempi e ritmi che esulano e poi è una produzione totalmente inglese, e si sente.
La prima puntata comincia presentando un John Watson perso, solo, disorientato, fuori luogo, che non trova un senso in quello che fa. Conosce Sherlock e noi cominciamo a temere che possano non piacersi, magari a questo Watson non vanno giù i metodi non convenzionali dell'investigatore più fuori di sempre. Poi però John viene onestamente affascinato dall'intelligenza del coinquilino. C'è questa scena incredibile in cui Sherlock fa uno dei suoi trucchetti impressionati da jedi indovinando dettagli della vita privata di John e l'altro dice solo "amazing!" e lui dice che non è così che reagisce la gente di solito: di solito lo mandano affanculo; poi la musica si alza e capiamo che la marcia è ingranata e non ci si ferma più.
Gli altri aspetti che ho trovato molto carini di questo Watson sono la sua fedeltà e il suo affetto assoluti (come sono stata diplomatica, avete visto, ho scritto affetto) che emergevano nei libri e che invece venivano da Ritchie sacrificati a favore della gelosia e dell'affetto di Sherlock nei confronti di Watson. E' curioso comunque come la mia attenzione sia attratta molto di più, per quanto possibile, dal personaggio di Martin Freeman che dal protagonista.
Lo Sherlock di Cumberbatch, al contrario, è in ogni modo un buon personaggio (probabilmente grazie proprio a Cumberbatch) ma che mi puzza di taglia-incolla (grazie agli sceneggiatori). Tutte quelle frasette da "dev'essere noioso non essere me" e la storia della sociopatia sembrano prese direttamente dal repertorio di nerdate di Sheldon, condite dall'intelligenza fulminante di House. Sì, lo so che il personaggio di House è ispirato a quello di Holmes, ma qui si scrive la storia della televisione, non della letteratura.
Guardate lo Sherlock di Downey Jr: nevrotico, estraniato dalle convenzioni sociali, schiavo della sua stessa intelligenza, un personaggio che veniva "frenato" e posto di fronte alla realtà dall'equilibratissimo Watson di Jude Law. Se tra Sherlock e Sherlock non saprei chi scegliere e mi metterei a fare uno di quei discorsi sulla differenza del mezzo comunicativo usato per esprimere diversi aspetti dello stessa idea di personaggio, tra Watson e Watson Martin pela il culo a strisce a quella fighetta di Jude Law. Con tutto il rispetto, signor Law.  E non ci piove proprio.
Per quanto riguarda invece l'alchimia tra i due personaggi, tutto quel sottotesto, quella tensione e quella devozione presenti nei libri e messi un po' da parte nei film, (magari perchè giudicati dai produttori americani poco adatti a un pubblico così vasto e a un film di quel tono) qui sbocciano e fioriscono in una serie di scene davvero speciali, ben fatte, ben equilibrate, anche divertenti nella loro ambiguità. Magari la mia opinione è stata influenzata dalla grandezza del personaggio di Freeman. Io li ho adorati, questo Sherlock è davvero tenerissimo -vi prego concedetemi il termine, solo per una volta- e assomiglia per questi aspetti al vecchio Sheldon (si, lo so), personaggio a me molto caro.
Piccola nota, ho trovato un po' strano il look di Cumberbatch: lo hanno ringiovanito troppo, squilibrando un po' il confronto con Martin. Forse bastava un filino di basette o sporcargli un po' la faccia insomma.
Questo per quanto riguarda personaggi e attori. Le musiche sono giuste, ma ci si poteva sbizzarrire un po' di più. Sceneggiatura, fotografia e regia sono un altro paio di maniche, maledizione.
Dannazione! Arrivati alla sigla mi sono girate un attimo le palle.
Ma cos'è, un miscuglio di CSI e Misfits?!?
E quei montaggi negli inseguimenti con le strisce del traffico e i cartelli stradali? E' una cosa che vendi alla BBC cazzo non un video per YouTube. Oppure i primissimi piani di bocche e occhi, a cosa servono, cosa mi stanno a significare?
Non ho ancora deciso se le riprese a "modellino" mi piacciono o le trovo appena tollerabili. Probabilmente la seconda, ma mi toccherà farmele piacere perchè sembrano il marchio di fabbrica della serie.
Io personalmente preferisco le regie pulite, senza fronzoli, studiate per esaltare la sceneggiatura, non per fare casino o dare un tono alla serie. Se la sceneggiatura e l'idea sono buone non serve aggiungere altro.
E' un po' come quando si cucina, meno cose ci sono meglio è, alcune spezie offuscano i sapori delle pietanze e basta.
Per giudicare se uno è un buon pizzaiolo devi fargli fare una margherita.


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