A
tutti piace guardare un film. Sedersi sul divano o sulla poltroncina
del cinema e godersi un bel film. A me piace molto. Ho visto molti
film, e su tutti mi sono fatta un'opinione. Perciò non so da che
film cominciare a scrivere. Per tagliare la testa al toro comincerò
da una serie tv. The Walking Dead, per esempio.
![]() |
Rick Terminator-Grimes e la banda bassotti |
Per
amor di professionalità la sinossi è questa: il difensore della
legge Rick Willer-Grimes si risveglia dal coma, in ospedale, dopo
essere stato ferito da un brigante. Solo che in ospedale non c'è
nessuno. Solo i morti. E i morti camminano. Mentre lui sonnecchiava
c'è stata un'epidemia di zombievirus. (Le informazioni non sono
certe, ma sembra che il germe della malattia potrebbe essere stato
sviluppato in un certo ospedale milanese dove qualcuno faceva
ricerche sperimentali per allungare la vita.) La prima cosa che pensa
di fare, ancora ferito e con la simpatica vestaglietta a culo
scoperto, è andare a cercare moglie e figlio, a casa propria. Colpo
di scena! Non li trova. Intanto fa amicizia con altri sopravvissuti.
Nel corso della serie si ricongiungerà alla cara e fedele -seeee-
mogliettina e al molto amato figlioletto, salvati dal suo migliore e
fedelissimo -seeeeeee- amico, per poi diventare il maschio alfa di un
simpatico gruppo di campeggiatori olandesi sopravvissuti. Non svelerò
altro.
L'episodio
pilota di questa serie è il classico esempio di grandi promesse poi
non sempre mantenute. È un capolavoro, dal quale io avevo capito che
1) Rick Grimes era un brav'uomo, incorruttibile difensore della legge
che avrebbe cercato di mantenere l'ordine nel caos
post-apocalisse-zombie; 2) uccidere uno zombie non è così facile;
3) quando c'è un'apocalisse e i distributori non funzionano più, le
macchine non si usano. Si va a cavallo. 4) le armi da fuoco è meglio
non usarle sugli zombie. E di questa trovata ero molto felice, perchè
ho sperato tanto nell'uso di armi alternative quali mazze, lance,
chitarre elettriche, archi, biciclette, spade, pali dei segnali
stradali, accette, LP, coltelli da cucina, appendiabiti, machete,
rami e naturalmente balestre -no, in realtà avevo pensato a tutto
tranne che alle balestre, ma tanto meglio.
Insomma,
speravo si puntasse sull'uccidere gli zombie e salvare i
sopravvissuti, magari anche una cosa un po' on the road, non so,
sceneggiatori amerricani fate un po' voi, prendo il piatto del
giorno. Invece si punta molto sulle dinamiche di potere tra i
sopravvissuti e sul fatto che in realtà c'è da preoccuparsi di più
per i vivi che per i morti. A me di solito le dinamiche di potere
interessano molto, se c'è di mezzo un trono e un po' di eserciti.
Quindi le sceneggiate di Rick Primadonna-Grimes (e di quella
gattamorta che si ritrova per moglie e che si crede di essere la
Jackie Kennedy de noialtri) non mi hanno fatto impazzire.
Fortunatamente
ci sono gli zombie, che arrivano sempre a riportare un po' di vita in
questa festa e l'insieme non è così male. E poi ci sono anche un
bambino di nove anni con la mira e il coraggio di Robin Hood, un
Robin Hood neonazista, un paio di vecchi saggi Gandalf-stile e altri.
La
terza stagione, grazie all'eliminazione di un paio di personaggi
perfettamente inutili e all'introduzione di altri molto più
interessanti, sembra andare molto meglio. Ma ne parlerò appena
ricomincerà, e non vedo l'ora!
Nessun commento:
Posta un commento