martedì 5 marzo 2013

The Walking Dead 3x12 Clear

Vi ricordate quando dicevo che ci voleva più Michonne? Evidentemente le alte sfere della AMC avevano percepito questo bisogno, e hanno imbastito una puntata fenomentale.
Una puntata come non se ne vedevano da un po'. Con gente che impazzisce, bar pieni di zombie rimasti là da quella volta, autostoppisti miracolosamente sopravvissuti per mesi che muoiono nel momento più opportuno. Insomma una full-immersion nel fantastico mondo post-apocalittico che ci piace tanto. La cosa migliore è quel senso di follia, di non senso, di disorientamento, di ribaltamento delle leggi universali. Tutto quello che noi diamo per scontato per loro non vale, è questo che vogliamo vedere in un telefilm sugli zombie; non la cretina di Andrea che fa discorsi elettorali.
La parte migliore della puntata è quella con Mich e Carl. Due personaggi molto ben riusciti che si prendono il loro quarto d'ora di fronteggiamento con sguardi di sfida, predicozzi, battute e scenette commoventi. 
Intanto Rick Willer-Grimes si abbandona ai ricordi di una volta e, nel tentativo di aiutare un'altro a guarire dalla follia, ci fa quasi credere che sia lui quello lucido e sano di mente. Un'altra cosa bella che fa Rick in questa puntata è rischiare di morire. Il panico che mi ha presa nell'istante in cui quel coltello veniva calato nel suo petto, ho capito che The Walking Dead non sarebbe lo stesso senza il nostro sceriffo, dopotutto. 
In realtà non c'è molto altro da dire di questa puntata, è solo bella e godibile, con tanta Michonne e niente bionde isteriche. 
Spero che si scopra nella prossima puntata che Andrea alla fine ha davvero provato ad ammazzare il boss, ma che invece ci è rimasta secca lei, così in un colpo solo ci togliamo lei dai piedi e ci teniamo il super-villain in ottima forma.

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